Enzo Maria Lombardo
Lia di Porta Portese
Collana Romanzi

Enzo Maria Lombardo fa di professione il fiscalista. Dice di scrivere perché non può farne a meno. Egli definisce questo suo libro - il primo che ci ha inviato - «non un romanzo d'amore ma un romanzo sull'amore. Sull'amore in tutte le sue forme, molteplici e spesso frastornanti».

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«E' scritto in forma di monologo romanzato», prosegue l'autore, «e segue le vicissitudini di una povera ragazza di una borgata romana, figlia di una prostituta, raccontando le sue varie esperienze d'amore: filiale, appassionato, disperato ed equivoco. Fino a sfociare in una sorta d'amore che travalica sesso e ogni individualità tentando di coinvolgere gli altri solo come essere umani».

«Durante la lettura Lia mi ha preso,» scrive Aldo Reina - poeta e scrittore palermitano, amico dell'autore - nella sua recensione al manoscritto del romanzo, «comprendendo nel "prendere" la suggestione della sua vita, dai primi passi innocenti alla maturità, nella sua natura di donna. [...] Il suo respiro pulsa in ogni paragrafo, in ogni pagina, in ogni parola, Lia è meraviglia che si dispiega, vita miserabile e preziosa umanità. [...] Lia si impone, è il risultato di arroventati compromessi, il rapporto con l'autore è sanguigno, padre e figlia, madre e figlio, fino all'affrancamento. Il rigetto di una Lia iniziale edulcorata, estranea alla fantasia di concepimento, che tracima in identità voluta nel profondo è affermata in presenza fisica a scardinare le residue incertezze per dare corpo e inchiostro ai fogli bianchi. Il mancato epilogo, lasciato così, in sospeso, come se ci fosse il pudore di non chiudere il romanzo, perché Lia esiste ancora, vive le sue disgrazie nella sua grazia esistenziale».

Enzo Maria Lombardo
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